Quasi un terzo della popolazione di Kharkiv ha dovuto abbandonare la città per via dei bombardamenti. Ora che sono finiti, i bisogni umanitari non si riducono

 

 

A Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, la distribuzione di generi di prima necessità organizzata da INTERSOS ha riguardato prodotti alimentari e per l’igiene destinati alle persone sfollate, provenienti dalle aree di conflitto e accolte in centri di prima accoglienza o rientrate in città dopo il miglioramento delle condizioni di sicurezza. Sono stati consegnati a 500 famiglie kit igienici contenenti shampoo, saponi, fazzoletti e alimenti, tra cui patate, salsa, pasta, verdure, carne. Come sottolinea la nostra capo missione, Aleksandra K. Wisniewska, “Quasi un terzo della popolazione di Kharkiv ha dovuto abbandonare la città a causa dei pesanti bombardamenti. Ora che Kharkiv non si trova più in un’area attiva di combattimento, i bisogni umanitari non si riducono. Anzi, se ne presentano di nuovi. In particolare, per le centinaia di migliaia di persone che stanno rientrando ma hanno bisogno di assistenza primaria e di accedere a beni di prima necessità. Per questo il nostro impegno è continuare a supportare la popolazione a Kharkiv e nelle aree circostanti”.

 

 

Sono ormai oltre 7 milioni, secondo le stime dell’OIM, gli sfollati all’interno dell’Ucraina, che si aggiungono a 4,8 milioni di rifugiati all’estero (dati UNHCR). Tra le famiglie sfollate, è particolarmente alto il numero di persone vulnerabili: il 26% delle famiglie comprende bambini sotto i 5 anni, l’8% donne incinte o in allattamento, il 26% disabili, il 31% persone con malattie croniche.

 

Distribuzione di beni essenziali per la popolazione sfollata

 

Nel mese di maggio, le attività di INTERSOS si sono concentrate sulla distribuzione di beni essenziali alla popolazione sfollata in diverse località dell’Ucraina centro-orientale. In particolare, il nostro staff ha raggiunto il centro di transito della città di Krivi Rih, a 30 km dal fronte, distribuendo kit igienici e 800 coperte per dare supporto alle famiglie sfollate. Siamo in un’area prossima al fronte, dove ogni giorno trovano rifugio e ricevono prima assistenza migliaia di persone in fuga dal conflitto. Come in molte altre aree del Paese, alla prima ondata di sfollati, ne è seguita una seconda, in cui sono arrivate persone più vulnerabili, tra cui anziani con disabilità e con sostegno finanziario limitato, i quali hanno grande necessità di ricevere urgente sostegno materiale.

 

Nella regione (oblast) di Vinnycja, diversi villaggi, tra cui Ulaniv e Khmilnyk, hanno predisposto delle strutture di accoglienza per consentire riparo a 682 persone sfollate. A queste strutture sono stati donati 8 kit igienici, ciascuno dei quali contenente un numero minimo di articoli di base per l’igiene personale. I nostri operatori e le nostre operatrici stanno valutando quali siano gli ulteriori bisogni a cui dare risposta nei centri di accoglienza. Entrambe queste città stanno migliorando le loro condizioni sanitarie, grazie all’approvvigionamento di medicinali e forniture sanitarie cui ha contribuito anche INTERSOS. A Poltava, nella prima settimana di giugno, INTERSOS ha consegnato a 13 centri di accoglienza 13 kit igienici per contribuire ad un incremento delle condizioni di salute della popolazione.

 

Tra gli altri interventi, le nostre operatrici e i nostri operatori hanno rilevato la necessità di fornire acqua sia a Odessa, in zone distanti dal centro della città, sia a Mykolaiv, dove il sistema di approvvigionamento idrico è interrotto dal 12 aprile. Qui sono stati consegnati 3.840 contenitori di acqua per un totale di 13,5 tonnellate; tale distribuzione ha interessato nell’ultima settimana di aprile anche l’ospedale di Mykolaiv, per garantire la cura e il sostegno dei pazienti ivi ricoverati.

 

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