In consorzio con la Fondazione AVSI, e grazie ai fondi AICS, a luglio abbiamo avviato un progetto di assistenza psicologica per ragazze e donne sopravvissute a violenze

 

 

È partito in Sud Sudan, precisamente a Kapoeta, nello Stato dell’Equatoria Orientale, un progetto che INTERSOS porta avanti in consorzio con la Fondazione AVSI e grazie al supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). L’obiettivo è quello di promuovere un ambiente più sicuro in un contesto caratterizzato da violenze di varia natura che provocano gravi problemi di salute mentale, oltre che fisici. L’intervento delle operatrici e degli operatori umanitari servirà a garantire sostegno psicologico, da un lato, e punterà, dall’altro, a sensibilizzare la popolazione: è fondamentale informare le persone più vulnerabili sui rischi che corrono ed evitare il protrarsi delle violenze. In sostanza, si punterà alla costruzione di un ambiente più sicuro per tutti e tutte e alla tutela della salute mentale delle persone.

 

“Dopo anni INTERSOS torna ad operare nella zona di Kapoeta, al momento una delle aree del Paese con molti bisogni e poco supporto. INTERSOS e AVSI sono tra le poche ONG internazionali che operano su questo territorio”, dice Stefano Antichi, capo missione in Sud Sudan. INTERSOS lavora in Sud Sudan dal 2006. Il principale settore di intervento è la protezione, la tutela dell’infanzia e delle persone sopravvissute a violenza di genere.

 

Le persone possono subire varie forme di violenza che incidono sul loro benessere fisico e mentale. La violenza di genere colpisce non solo donne e ragazze ma anche ragazzi e uomini. INTERSOS offre assistenza alla popolazione colpita a Kapoeta Est e Sud. Facciamo prevenzione, ci occupiamo della protezione dei minori, di seguire singoli casi, e dei rischi di violenza di genere attraverso un approccio basato sulla stretta collaborazione con la comunità stessa. Facciamo anche assistenza diretta attraverso il supporto psicosociale a donne, ragazze, ragazzi e uomini, mettendo le comunità al centro dell’azione. Vogliamo contribuire a migliorare l’ambiente e la protezione delle persone colpite a Kapoeta Sud e Est. Grazie a questo progetto, saranno istituti dei centri dedicati a donne e ragazze con attività svolte in un ambiente sicuro.

 

L’emergenza in Sud Sudan è attualmente una delle più gravi al mondo e conta 8,9 milioni di persone bisognose di aiuti. La crisi è dovuta a diverse cause interconnesse che richiedono una rapida e massiccia risposta umanitaria. La guerra civile che va avanti da anni ha provocato la morte di migliaia di persone, lo sfollamento di diverse aree e la distruzione di infrastrutture. Inoltre, la non adempienza al trattato di pace del 2018 crea instabilità politica che sfocia in violenza e conflitti interetnici. Altro tasto dolente è l’impatto climatico dovuto alle alluvioni che ogni anno aumentano e aggravano le condizioni dei terreni agricoli e dell’allevamento, principali fonti di sostentamento. Kapoeta Est conta 118.800* persone vulnerabili, mentre Kapoeta Sud 66.500*, con un peggioramento delle vulnerabilità a causa dell’emergenza climatica e dei conflitti tra le comunità.

 

*Fonte Humanitarian Needs Overview HNO 2022

 

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