A causa delle incessanti piogge che si sono abbattute recentemente sugli altopiani etiopi e in Somalia, I’aumento del livello dell’acqua ha portato alla rottura degli argini del fiume Shabelle. L’inondazione che ne è scaturita ha colpito il villaggio Mandheere all’interno del distretto di Jowhar, nel Middle Shabelle.

Il 23 maggio scorso, il team di risposta all’emergenza di INTERSOS, guidato da Ibrahim Sharif e Mohamed Farah, si è recato a Mandheere per valutare i danni causati dalle inondazioni. Il team ha incontrato le comunità locali a Mandheere per avere un quadro completo e chiaro della situazione, per capire la portata delle inondazioni e dei danni arrecati e per istituire una risposta adeguata all’emergenza.

La rottura del fiume a Mandheere ha raggiunto circa 16 metri di larghezza e ha causato la distruzione di una vasta area di terreni agricoli. L’inondazione ha colpito Bayahow, Mandheere e Tuuray nel distretto di Jowhar, distruggendo i campi coltivati. I più colpiti da questo disastro sono stati gli agricoltori e gli allevatori di bestiame.

Al momento della missione di INTERSOS i membri delle comunità cercavano di riparare l’argine del fiume servendosi di sacchi di sabbia. Anche per questo è davvero molto alta la possibilità di un aumento degli sfollati nei vicini villaggi.  L’accesso a Bayahow, Tugaaray Mandheere al momento è possibile solo attraverso l’uso della barca.

Gli operatori di INTERSOS sul campo hanno registrato diversi bisogni tra la popolazione a partire dall’assistenza medica, il bisogno di cibo. A queste si aggiunge la richiesta per un miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie (WASH) e la necessità per alloggi per le famiglie sfollate e protezione per le fasce più vulnerabili.

Le alluvioni hanno causato un aumento dei casi di malaria, di ARI (infezioni respiratorie) e un aumento del rischio di diarrea. “Per poter contenere la diffusione di tali malattie sarà necessario distribuire acqua potabile e zanzariere”, racconta Ibrahim Sharif di INTERSOS .

Intanto le cliniche mobili di INTERSOS hanno già visitato i villaggi per fornire servizi sanitari, svolgere attività di nutrition e protezione per le fasce più vulnerabili. Gli operatori sanitari comunitari (CHW) hanno fatto campagne di awareness su protection e WASH.

INTERSOS ha inoltre aumentato l’accesso alle comunità colpite servendosi di imbarcazioni per i casi che necessitano di essere ricoverati presso il CTC dell’ospedale di Jowar.

La gestione dei casi di colera è stata eseguita presso l’ospedale di Jowhar dove i pazienti sono stati sottoposti a trattamenti medici. Gli operatori sanitari comunitari (CHW) sono acora dispiegati sui territori colpiti divulgano costantemente messaggi di promozione igienica per prevenire la diffusione dell’epidemia.

La risposta di INTERSOS  a questa emergenza è stata supportata da ECHO (EUROPEAN CIVIL PROTECTION AND HUMANITARIAN AID OPERATIONS).