Da insegnante di italiano per stranieri a operatore umanitario sulle navi della Guardia Costiera e nei centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati a Palermo. Il passo è stato breve per Diego, un ragazzo entusiasta per il suo lavoro. “Proteggere chi ha perso tutto”, con queste parole sintetizza il sentimento che lo ha spinto a lavorare per INTERSOS.

Ogni giorno Diego con il suo lavoro protegge ragazzi come Babu (nome di fantasia), arrivato al centro di accoglienza Porta Felice in stato di shock. Grazie alla vera accoglienza, non solo a quella da parte degli operatori, educatori e mediatori, ma soprattutto dalla comunità, il ragazzo ha trovato oggi un equilibrio. “Grazie alla rete che gli abbiamo dato si sta creando la sua strada. È la dimostrazione che l’integrazione è possibile”.

L’integrazione è alla base di tutte le iniziative Intersos in partnership con Unicef in Sicilia. Per questo è stato creato lo Young Pass: un diario di vita del ragazzo che raccoglie tutte le informazioni utili sul viaggio che ha intrapreso, il Paese di origine, la data e il punto di sbarco, i centri di prima e di seconda accoglienza e i contatti dei suoi precedenti operatori di riferimento. Redatto in quattro lingue (arabo, inglese, francese e italiano), lo Young Pass è nato in seguito a dei focus group con i ragazzi, in cui sono emersi i loro bisogni, e contiene anche una pagina sulla salute del ragazzo, una sulla formazione scolastica e una sulle competenze e aspirazioni del ragazzo.

È uno strumento per ricostruire un’identità persa nell’essere classificato come un numero e non come una persona. L’integrazione passa anche da queste piccole cose.