“Voglio ringraziare il popolo greco, che ha aperto le sue braccia e il suo cuore e ha donato una casa ai rifugiati che come me una casa non ce l’hanno più”. Jamaa parla a nome degli 89 rifugiati arrivati dalle isole di Lesbo, Chio e Samos, che finalmente da oggi hanno una casa talmente grande che potrà ospitarne almeno altri 400.
Questa casa si chiama Agia Eleni, un ex orfanotrofio abbandonato situato nel comune di Ioannina, che oggi ha ripreso vita trasformandosi in una struttura di accoglienza  per i richiedenti asilo in Grecia.

Un nuovo #luogoprotetto di INTERSOS

La ristrutturazione, realizzata da UNHCR con la partecipazione di INTERSOS e in accordo con il governo di Atene, è stata finanziata dalla Commissione Europea. Questa sinergia ha prodotto un nuovo centro di accoglienza oggi interamente gestito da INTERSOS, rinnovato e accessibile a tutti, in cui vengono forniti tutti i servizi necessari al miglioramento delle condizioni di vita e all’integrazione sociale dei suoi residenti.

In un Paese come la Grecia, tappa per decine di migliaia di rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni, un luogo sicuro e protetto per queste persone non è solo una necessità, ma anche una grande sfida per le istituzioni e le organizzazioni che operano sul territorio.

Nei 20 spaziosi edifici di Agia Eleni, 13 dei quali adibiti ad appartamenti e 7 ad uso comune, oggi le famiglie di rifugiati potranno condurre una vita normale: grazie al rinnovamento della struttura l’area è sicura e protetta, gli edifici comuni e gli spazi esterni ospiteranno le attività ricreative ed educative per i bambini e le famiglie potranno fare la spesa nei negozi vicini grazie alle carte bancomat fornite dall’UNHCR.

La missione di INTERSOS in Grecia

Da anni INTERSOS lavora in Grecia con team mobili per far fronte alle condizioni di migliaia di profughi. Oggi ai campi formali si aggiunge questo nuovo centro, in cui i nostri operatori, insieme a quelli delle altre organizzazioni partner del progetto, fornirà servizi a supporto dei rifugiati, dall’assistenza di base al supporto psicologico per i casi più vulnerabili come donne e bambini.