Nella notte tra il 17 e il 18 agosto, l’ospedale di Magumeri, a 40 km da Maiduguri, capitale dello Stato del Borno, nel nord est della Nigeria, è stato attaccato e incendiato nel corso di uno scontro armato.

Il nostro team è al lavoro per definire la dinamica dell’incidente e valutare complessivamente la situazione di sicurezza in un’area estremamente vulnerabile, caratterizzata dalla carenza di servizi e interessata, di recente, da un ulteriore afflusso di circa 5mila sfollati.

Siamo fortemente turbati per questo atto di violenza contro una struttura sanitaria pubblica che INTERSOS supporta dal 2018, dopo averne finanziato la progressiva ristrutturazione. La struttura ha subito danni ingenti: gli interni sono distrutti e con essi le apparecchiature mediche, i tetti crollati, le murature danneggiate.

La nostra principale preoccupazione è per la popolazione dell’area, circa 140 mila persone per le quali non esiste un altro ospedale cui rivolgersi. In questi anni, grazie al supporto di Intersos, l’ospedale di Magumeri ha garantito cure primarie e interventi di prima emergenza, assistenza ginecologica e pediatrica, parti sicuri, un centro per la cura della malnutrizione, e che tr¬atta circa 20mila bambini l’anno. Nel World Humanitarian Day, ribadiamo la nostra condanna di ogni azione violenta contro l’azione umanitaria. Il nostro impegno ora è rivolto a garantire la massima vicinanza alle persone che assistiamo, la cui sopravvivenza e condizioni di vita dignitose dipendono largamente dalla possibilità di accedere agli aiuti umanitari. #notatarget