Attraverso la gestione dei Collective Site, in cui vive il 73% di tutti i rifugiati in Libano, lo staff di Intersos nel Paese ha raggiunto e aiutato 2.300 persone

 

 

In linea con la politica del governo, in Libano non sono stati istituiti campi profughi formali in risposta all’afflusso di rifugiati siriani. Di conseguenza, i rifugiati siriani vivono in città, in villaggi o in insediamenti composti di tende allestiti spontaneamente in tutto il Paese. Secondo i dati di UNHCR, il 73% dei rifugiati in Libano paga un affitto per stare in edifici residenziali in città o in insediamenti rurali che vengono chiamati Collective shelter (Rifugi Collettivi). I Rifugi Collettivi sono edifici spesso non completati, utilizzati come alloggi temporanei per persone sfollate e nella maggior parte dei casi, non progettati per l’alloggio. Secondo UNHCR, i Rifugi Collettivi abitati da più di quattro famiglie necessitano di assistenza.

 

Il programma Collective Site Management and Coordination (CSMC), che prevede la gestione e il supporto dei Rifugi Collettivi, è stato integrato nei programmi di Intersos in Libano a febbraio 2016. Negli ultimi 6 anni, l’obiettivo è stato rafforzare la comunità siriana creando comitati di gestione dei campi e sensibilizzando le persone su tematiche umanitarie e di protezione, organizzando corsi di formazione, seguendo le famiglie rifugiate che avevano bisogno di creare o aggiornare il profilo familiare o lo status giuridico in Libano per tutelare i loro diritti. Il programma ha inoltre fornito elenchi di fornitori di servizi e garantito adeguati meccanismi di reindirizzamento a servizi specifici (referral) e di reclamo per le persone assistite, per garantire che le loro esigenze fossero indirizzate al meglio e che l’assistenza fosse di qualità. Il programma mirava ad aumentare l’autosufficienza dei rifugiati siriani, a sostenere l’autogestione della comunità e a rafforzarne il coinvolgimento.

 

Le attività di Intersos nei governatorati di Monte Libano

 

Nel 2021, l’unità CSMC di Intersos in Libano, nell’ambito del progetto “Garantire i diritti fondamentali dei rifugiati siriani, iracheni e di altre nazionalità nel Monte Libano”, finanziato da UNHCR, ha lavorato con più di 40 Siti Collettivi già esistenti e 15 nuovi nei governatorati del Monte Libano. Il team è riuscito a raggiungere le persone rifugiate, a condurre sessioni di sensibilizzazione, sessioni di formazione su sviluppo di capacità e abilità per tutti i residenti. Alla fine di settembre 2021, circa 2.300 persone sono state raggiunte attraverso 179 sessioni di sensibilizzazione, 82 corsi di formazione e 6 cicli di sessioni di formazione sulle competenze.

 

Le sessioni di formazione sulle competenze sono state su coltivazione dell’orto e upcycling. La scelta degli argomenti si è basata su quanto espresso in un focus group con il comitato del sito. Ogni ciclo era composto da 8 sessioni. Ai partecipanti alle sessioni sull’orto sono stati dati pacchetti di semi di ortaggi da piantare: un formatore all’interno del sito, che aveva esperienza nel settore, è stato delegato dai partecipanti a tenere la formazione. Chi ha seguito la formazione sull’upcycling ha imparato a trasformare vecchi oggetti in nuovi che possono essere venduti o utilizzati in casa, raccogliendo gli strumenti necessari per poter produrre e decorare nuovi oggetti in futuro.

 

Oltre a poter apprendere e sviluppare nuove competenze, i partecipanti hanno affermato che queste sessioni sono la migliore occasione per comunicare con le persone e distrarsi, sfogare la frustrazione, soprattutto dopo le restrizioni imposte dalla pandemia di COVID-19. Molti hanno considerato la partecipazione alle sessioni come un’occasione educativa divertente in cui sviluppare nuove abilità socializzando con altre persone.

 

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