Dal 2018 forniamo varie forme di assistenza legale alle persone vulnerabili in Iraq. In 5 anni abbiamo assicurato l’accesso alla giustizia e alla documentazione necessaria per vedere garantiti i propri diritti a decine di migliaia di sfollati interni e rifugiati.
L’Iraq continua a fare i conti con gli sfollamenti di massa causati dalla guerra contro l’ISIS. Quattro anni di conflitto e i violentissimi combattimenti nella città di Mosul terminati con la vittoria dell’esercito iracheno, hanno causato quasi 6 milioni di sfollati interni nel Paese. Anche dopo la fine della guerra nel 2017, tuttavia, per molti non è stato possibile tornare nelle proprie case, o perché distrutte o per via delle tensioni sociali.
Ad oggi circa 5 milioni di sfollati interni hanno fatto ritorno nelle loro aree di origine, ma oltre 1.2 milioni di iracheni sono ancora sfollati, perlopiù nei governatorati di Ninewa, Duhok e Erbil. Sebbene la stragrande maggioranza degli sfollati viva in case private nelle aree urbane, circa 160.000 persone risiedono ancora nei 23 campi situati nella Regione del Kurdistan dell’Iraq (KR-I) e a Mosul Est, campi che su indicazione del Consiglio dei ministri iracheno dovrebbero essere chiusi definitivamente entro la fine di luglio 2024.
Accanto a questa complessa situazione di sfollamento, l’Iraq ospita circa 300.000 rifugiati e richiedenti asilo, oltre il 90% dei quali vive nella KR-I. Ci sono oltre 260.000 siriani, prevalentemente curdi, oltre a rifugiati e richiedenti asilo provenienti da Iran, Turchia, Palestina e altri Paesi.
Nelle aree di sfollamento e in quelle che hanno visto il recente ritorno di milioni di iracheni, le famiglie di sfollati e di ex sfollati faticano a trovare opportunità di integrazione e di sostentamento e affrontano quotidianamente limitazioni legate alla mancanza di documenti.
In Iraq, le difficoltà di accesso alla documentazione civile, infatti, riguardano sia la popolazione sfollata ed ex sfollata che quella rifugiata, e hanno conseguenze potenzialmente molto gravi.
Le nostre attività di supporto legale
Per assicurare il rispetto dei diritti delle persone più vulnerabili, dal 2018 INTERSOS in Iraq offre assistenza legale agli sfollati interni e dal 2019 anche alla popolazione rifugiata nel Paese.
Nei governatorati di Erbil, Ninewa, Saladin e Sulaymaniyah offriamo servizi di consulenza legale e assistenza legale a sfollati interni, rifugiati, ex sfollati e iracheni vulnerabili. In particolare assistiamo le persone nell’ottenimento dei documenti legali come i certificati di matrimonio, di nascita, di morte e di divorzio e offriamo supporto alla popolazione sfollata nell’ottenimento di documenti di identità, certificati di nazionalità e della documentazione necessaria per accedere agli alloggi pubblici e all’assistenza alimentare pubblica. Dal 2018 al 2023 abbiamo fornito consulenza e assistenza legale a 72.737 sfollati interni e 26.006 rifugiati e richiedenti asilo e siamo riusciti a far ottenere documenti d’identità e documenti civili a 37.781 sfollati interni e 897 rifugiati e richiedenti asilo.
Un pilastro delle nostre attività legali è la rappresentanza in tribunale: per assicurare alla popolazione più vulnerabile l’accesso a un giusto processo, garantiamo la rappresentanza legale nei procedimenti civili e penali a rifugiati e richiedenti asilo e rappresentiamo gli sfollati interni e i membri delle comunità ospitanti nei procedimenti per l’ottenimento dei documenti civili. Oltre a ciò, rappresentiamo in tribunale le vittime di violenza di genere nei procedimenti di custodia, mantenimento, affidamento e divorzio, comprese le donne vittime di violenza ospitate nei rifugi sicuri a Erbil. Tra il 2018 e il 2023, abbiamo rappresentato in tribunale 3.000 rifugiati e richiedenti asilo.
Un’altra parte importante del nostro lavoro consiste nel fornire assistenza e rappresentanza legale ai rifugiati e ai richiedenti asilo detenuti: dal 2018 al 2023, abbiamo fornito assistenza legale a 481 persone. Oltre a questo lavoro, svolgiamo anche attività di advocacy per sostenere i rifugiati e i richiedenti asilo detenuti nell’Iraq federale. Sebbene gli spostamenti tra il Kurdistan iracheno e l’Iraq federale siano vietati a rifugiati e richiedenti asilo, non è infrequente che le persone si spostino comunque sul territorio in cerca di opportunità di lavoro o per accedere a servizi non disponibili nelle aree in cui risiedono, incorrendo in arresti e in potenziali deportazioni. Per supportare queste persone, il nostro team legale in Iraq svolge una continua attività di advocacy: da un lato ci mettiamo in contatto con gli attori legali che operano nell’Iraq federale, affinché possano prendere in carico i casi di cui veniamo a conoscenza, dall’altro stabiliamo un dialogo con le Direzioni di residenza per bloccare eventuali procedimenti di deportazione. Dal 2018 al 2023 abbiamo impedito la deportazione di 104 persone.
Accanto alle attività di advocacy volte a bloccare le deportazioni, interveniamo attivamente a supporto dei richiedenti asilo politici, per fermare le richieste di estradizione attivate dai loro Paesi d’origine attraverso l’Interpol. Tra il 2018 e il 2023 abbiamo fermato 9 estradizioni.
Poiché le nostre attività si concentrano principalmente in territori in cui molte persone hanno limitazioni di movimento e non possono accedere agli uffici della Direzione Affari Civili, in coordinamento con l’UNHCR e con le autorità competenti, organizziamo delle missioni della Direzione Affari Civili e dei tribunali, che prevedono che gli ufficiali si rechino direttamente nelle aree di sfollamento per svolgere i procedimenti. In occasione di queste trasferte, il nostro team legale prepara in anticipo la documentazione dei rifugiati e degli sfollati interni che non hanno la possibilità di spostarsi. Tramite lo stesso procedimento facilitiamo anche lo spostamento degli ufficiali del Comitato Permanente del Ministero degli Interni responsabile del rilascio dei documenti legali per le persone a cui è riconosciuto lo status di rifugiato, che ha sede a Baghdad. Tra il 2018 e il 2023 abbiamo facilitato 54 di queste missioni.
Ultimi elementi fondamentali delle nostre attività di supporto legale sono la sensibilizzazione e l’informazione. Strutturiamo le sessioni di sensibilizzazione sulla base delle tendenze intercettate dal nostro staff tra le richieste di consulenza che riceviamo. Gli argomenti che ricorrono con più frequenza sono: le procedure e la documentazione necessarie per ottenere un documento d’identità civile, le leggi e i regolamenti nazionali su questioni come frode, matrimonio infantile, violenza di genere e, più in generale, sulle norme procedurali nelle cause penali e civili.
Queste attività sono possibili grazie al sostegno di UNHCR, ECHO, AICS e OCHA.
Dati dal 2018 al 2023:
98.743
Sfollati interni, rifugiati e richiedenti asilo hanno ricevuto assistenza e consulenza legale
38.678
Sfollati interni, rifugiati e richiedenti asilo hanno ottenuto documenti civili
3.000
Rifugiati e richiedenti asilo rappresentati in tribunale
481
Rifugiati e richiedenti asilo detenuti hanno ricevuto assistenza legale
104
Deportazioni evitate
9
Estradizioni evitate
54
Missioni della Direzione Affari Civili e del Comitato Permanente del Ministero degli Interni supportate














