Il Patto globale sulle migrazioni conviene all’Italia.

Serve in particolare:

1. come riferimento per una definizione complessiva, coerente e lungimirante della propria politica migratoria, superando l’approccio emergenziale e settoriale;

2. come strumento per rafforzare le proprie ragioni nelle relazioni e negoziazioni con gli altri paesi europei;

3. come tramite per facilitare le trattative nella definizione di accordi con i paesi di provenienza e di transito che occorre moltiplicare nel prossimo futuro.

Può fornire infatti ai decisori italiani e a quelli europei lo strumento per superare almeno in parte l’inconciliabilità delle posizioni contrapposte, indicando quel comune denominatore e quel filo conduttore su cui poggiare le priorità e le scelte; rafforzando così anche la richiesta italiana di una maggiore cooperazione e solidarietà e di decisioni maggiormente condivise.

È indispensabile per mostrare rispetto, credibilità e coerenza nella definizione di accordi bilaterali e regionali con i paesi di partenza e di transito dei migranti, anche per potere concordare i necessari ritorni.

Può inoltre indicare il percorso per definire quella strategia politica complessiva e lungimirante di cui l’Italia ha bisogno e nella quale inserire coerentemente e senza improvvisazioni i provvedimenti normativi settoriali.

Il documento di “Link 2007 – Cooperazione in Rete”, intende proporre elementi di conoscenza e riflessione per un approfondimento senza pregiudizi ideologici.

Per leggere il contributo in versione integrale, cliccare sul documento in calce.

Documento LINK 2007. Perché sì al global compact 19.11.18