La regione del Lago Ciad, espressione con la quale, oltre al Ciad, ci si riferisce a Camerun, Niger e Nigeria, è da anni interessata da una crisi umanitaria che ha ridotto centinaia di migliaia di persone allo stremo, a causa di insicurezza alimentare, sfollamenti, inesistenza delle infrastrutture sanitarie e cambiamenti climatici.
L’instabilità politica e l’esistenza di diversi gruppi armati che attaccato i villaggi con grande dispiego di violenza aggravano ulteriormente le condizioni di vita della popolazione locale.
I bambini sono tra gli obiettivi più vulnerabili. Spesso vengono rapiti per venire arruolati dai combattenti, rimangono orfani negli scontri o perdono il contatto con le loro famiglie durante la fuga.
Una delle attività che INTERSOS svolge nell’estremo nord del Camerun, la regione di Logone e Chari, è quella di tentare di riunire le famiglie che sono arrivate qui dal sud del paese o dalla vicina Nigeria.
Ibrahim, il protagonista di un video, realizzato da Cristina Mastrandrea e Daniele Bellocchio, era nel suo villaggio quando sono arrivati i ribelli. Sua madre era in visita in un altro villaggio e lui e i suoi due fratelli sono fuggiti insieme allo zio. Purtroppo durante il viaggio sono finiti nuovamente sotto attacco e lo zio è stato ucciso.
I ragazzi, insieme ad altri abitanti della comunità, sono riusciti a mettersi in salvo a Kousseri. Lì sono stati soccorsi da INTERSOS che ha trovato una famiglia di accoglienza per i tre fratelli e si è messa alla ricerca della loro madre.

Ibrahim è uno dei bambini soli a causa di guerre e emergenze ambientali che INTERSOS cerca di raggiungere per proteggerli e riunirli alle famiglie.

Gli ultimi dati di UNHCR registrano, nel 2018, 68,5 milioni di persone sfollate a causa di conflitti e violenze, con 25,4 milioni di rifugiati, di cui 12,7 milioni minori. Di questi, oltre 300.000 sono bambini non accompagnati e separati, i più vulnerabili ed esposti a violenze, traumi e abusi.
Bambini soli che hanno perduto la loro identità, la prospettiva di un futuro migliore, il diritto all’istruzione, il diritto all’infanzia, il diritto al gioco e il diritto di essere bambini.
.
Grazie alla campagna #maipiùsoli INTERSOS nel corso del 2019 si pone l’obiettivo di prendersi cura di più di 5.000 bambini soli in Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Niger, Libia e Italia.

Per conoscere tutta la storia di Ibrahim guarda il video