Iraq

2003
Primo intervento nel Paese
94.400
Persone raggiunte
10
Progetti
9.299.286€
Budget attività
Contesto
Si prevede che nel 2024, saranno oltre un milione gli sfollati interni in Iraq. La maggior parte di questi sfollati non vive nei campi, ma in insediamenti informali, e il 9% si trova in condizioni abitative precarie. Le restrizioni alla circolazione, la paura e la mancanza di opportunità di sostentamento impediscono il ritorno di queste persone nei loro territori di origine.
Il 2023 ha visto la chiusura improvvisa dei campi per sfollati interni di Ninewa, tra cui Jeddah 5, senza che fossero predisposti un’adeguata preparazione o piani di reinsediamento. Questo ha portato centinaia di famiglie a dover affrontare sfide enormi per assicurarsi condizioni di vita sicure. Nel suo intervento INTERSOS continua a dare priorità al sostegno degli sfollati interni e degli iracheni rientrati nel paese, persone con situazioni particolarmente complesse, mogli e figli di persone che hanno una presunta affiliazione all’ISIL e sono attualmente dispersi o in carcere, e minoranze etniche e religiose (comprese le comunità Yezidi).
L’intervento di INTERSOS
In Iraq INTERSOS è uno dei principali attori umanitari nel settore della protezione. Nell’ambito dell’assistenza legale le nostre équipe garantiscono servizi di sensibilizzazione, consulenza, assistenza e rappresentanza per l’ottenimento di documenti civili e legali. Inoltre, i nostri operatori umanitari forniscono servizi socio-assistenziali per i bambini, i sopravvissuti alla violenza di genere e le persone con bisogni speciali, compreso il supporto psicosociale e servizi di salute mentale. In linea con la nostra strategia di localizzazione, affianchiamo diversi attori nazionali e internazionali e le autorità locali con l’obiettivo di rafforzare le loro capacità nel settore della protezione.
INTERSOS sta espandendo i suoi programmi educativi nei campi per sfollati della Regione del Kurdistan, nelle aree urbane e nelle regioni poco servite dell’Iraq federale. Garantiamo l’accesso a un’istruzione di qualità sia nei campi che al di fuori di essi, direttamente formando i bambini, facilitando classi per bambini non scolarizzati e fornendo materiale didattico. Sosteniamo l’attuazione della Politica di integrazione dell’istruzione dei rifugiati (REIP) in KRI. Integrando l’istruzione e la protezione dell’infanzia e promuovendo l’impegno della comunità, miriamo a migliorare il benessere dei bambini in modo olistico. Inoltre, conduciamo iniziative di advocacy a livello nazionale e locale per favorire l’accesso dei bambini alla documentazione necessaria per accedere all’istruzione.
Inoltre, nel 2023 abbiamo portato avanti interventi nel settore sanitario nei governatorati di Ninewa e Salah Al-Din. I nostri progetti miravano a migliorare l’accesso ai servizi sanitari essenziali, in particolare quelli legati alla salute mentale, alle malattie non trasmissibili, alla salute sessuale e riproduttiva, alla prevenzione e al controllo delle infezioni, all’assistenza agli anziani e all’assistenza ostetrica e neonatale di base.














