Tra le 800 e le 1000 persone sono rimaste intossicate, e un bambino ha perso la vita, a causa di un pasto preparato con cibo avariato o malamente conservato nel campo profughi di Hasansham U2, a circa 20km da Mosul, in Iraq. Tra i primi ad assistere e curare le persone coinvolte, anche gli operatori sanitari della clinica mobile di INTERSOS, organizzazione umanitaria italiana in prima linea nel portare soccorso ai profughi in fuga dalla battaglia di Mosul.

Su richiesta delle autorità sanitarie localispiega Antonella Girardi, coordinatrice medica di INTERSOS in Iraqabbiamo effettuato un intervento di emergenza con 3 medici e 2 infermieri, prestando cure immediate ad oltre 100 persone, ed in particolare somministrando flebo e monitorando i bambini sotto i 5 anni che mostravano segni più gravi di disidratazione. Non abbiamo informazioni ufficiali su quanto sia accaduto, ma nella zona in questo momento si raggiungono i 45 gradi e la conservazione del cibo per migliaia di persone sfollate richiede grande attenzione”.

L’intervento di INTERSOS

Oltre 400mila persone sono fuggite da Mosul dall’inizio della battaglia alla fine di ottobre 2016. L’organizzazione umanitaria italiana INTERSOS è in prima linea nella risposta umanitaria con interventi di prima assistenza sanitaria, attraverso cliniche mobili, e protezione dei più vulnerabili nei campi profughi a ridosso della città.