Da soli per mesi, a volte anni, per fuggire dalla guerra. Attraversano deserti e mari, subiscono violenze, torture, sono sottoposti a lavori forzati e detenzioni arbitrarie. Ma sono curiosi, divertenti e fragili come tutti gli altri. Sono le decine di migliaia di bambini e adolescenti in fuga da guerre e violenze che INTERSOS, l’organizzazione umanitaria italiana, protegge in 17 paesi del mondo. Particolare attenzione, nei progetti di protezione di minori portati avanti da INTERSOS, è dedicata ai minori non accompagnati, cioè a quei bambini e adolescenti costretti ad affrontare da soli il difficile viaggio lontano dalla propria casa e dal proprio paese di origine.

“Partono da casa che sono soltanto bambini e arrivano sfiniti nel corpo e nella mente. Hanno disturbi del sonno, dell’alimentazione, della personalità. Bisogna ricostruire la loro identità”,
dichiara Valentina Murino, Child Protection Specialist di INTERSOS.

Le loro storie sono sempre più complicate. Reza ha 12 anni, ha viaggiato solo per 1 anno, ha segni di bruciature su tutto il corpo e gli occhi di chi ha visto di tutto. Rafael è partito dall’Eritrea qualche mese fa, senza dirlo a sua madre, per paura che le sue lacrime gli avrebbero fatto cambiare idea. Vuole raggiungere suo fratello che ha già ottenuto lo status di rifugiato in Svizzera.

INTERSOS24, UN LUOGO PROTETTO PER I MONORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI CON UN AMBULATORIO MEDICO APERTO ANCHE PER I ROMANI CON FRAGILITÀ

INTERSOS lancia la campagna di raccolta fondi “Sogno la fine di un viaggio da incubo” – dal 15 settembre al 15 ottobre 2017 si può donare con un SMS o chiamata da rete fissa il 45525 – per realizzare INTERSOS24, un nuovo centro di accoglienza a Roma (in via di Torre Spaccata) per minori stranieri non accompagnati. La struttura, in grado di ospitare a fine lavori fino a 60 ragazzi, sarà aperta 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno e avrà al suo interno un ambulatorio medico le cui porte saranno aperte anche ai romani in difficoltà in modo da contribuire ad una vera integrazione. Nell’ambulatorio saranno presenti specialisti in ginecologia, pediatria e malattie infettive, che effettueranno sia prestazioni inerenti alla propria specializzazione clinica che assistenza medica di base e orientamento ai servizi sociosanitari.

“INTERSOS24 sarà un luogo aperto per il quartiere e per tutta la città di Roma. Uno spazio dove l’integrazione la si potrà toccare con mano ogni giorno”, dichiara Cesare Fermi, responsabile Programma Migrazioni di INTERSOS. “L’operatività dell’ambulatorio non intende sostituirsi alle strutture del servizio sanitario locale – continua Fermi – ma piuttosto l’obiettivo del progetto è quello di dare vita ad un modello riproducibile di servizio socio-sanitario, che non si sostituisca al servizio sanitario pubblico, ma che anzi lo supporti e lo integri, al fine di creare un reale valore positivo e un vantaggio per la struttura sociale che lo accoglie e che possa incidere positivamente sulle politiche pubbliche stesse”.

Le principali attività di accoglienza diurna spazieranno dall’assistenza medica di base alla attività di sportello per l’informazione e l’orientamento ai servizi; dallo sportello informativo legale a quello di supporto psicologico; dai laboratori di partecipazione attiva all’inserimento in percorsi formativi/lavorativi. Le attività di accoglienza notturna comprenderanno invece la cena, un posto letto, docce, servizio di lavanderia, la colazione.

Ad affiancare le attività del Centro ci sarà inoltre un servizio di Unità di Strada, attivato da INTERSOS già dal novembre 2016, volto al monitoraggio del territorio, all’aggancio dell’utenza, alla promozione del servizio, all’individuazione dei casi più vulnerabili.

“INTERSOS24 sarà il luogo dell’ascolto, del racconto della propria storia, dei propri sogni, ed anche della richiesta di aiuto, per ricevere informazioni e orientamento, – spiega Valentina Murino, Child Protection Specialist di INTERSOS. INTERSOS24 consentirà, dunque, ai minori in transito per Roma di essere accolti in modo dignitoso e di poter avere tutte le informazioni necessarie per costruire consapevolmente il proprio futuro”.

Con l’apertura di INTERSOS24 chiude il centro A28 che dal 2011 a oggi ha ospitato oltre 4mila minori stranieri non accompagnati.

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