Il master in Humanitarian Logistics, unico di livello universitario in Italia, tra i pochi al mondo sulla logistica umanitaria, prenderà il via a dicembre all’Università Politecnica delle Marche e vedrà parte delle esercitazioni presso la base UNHRD di Brindisi.

 

 

Il Master è promosso ed organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche dell’Università Politecnica delle Marche, responsabile Scientifico di questo progetto, in collaborazione con importanti organizzazioni e attori umanitari, come Croce Rossa Italiana, CUAMM Medici per l’Africa, Emergency, INTERSOS, Save the Children Italia, e Think Global. Il Master durerà un anno, sarà tenuto in inglese ed è destinato ad un massimo di 25 partecipanti. C’è tempo fino al 26 ottobre per presentare la domanda. (per info consultare il sito www.humanitarianlogisticsmaster.com o scrivere all’indirizzo hlmaster.univpm.info@gmail.com)

 

Per meglio rispondere alle nuove sfide poste dalla pandemia, il master è stato ristrutturato con una formula blended: le lezioni pratiche in presenza saranno concentrate durante i fine settimana (uno al mese) e saranno alternate a lezioni online interattive e ad attività di e-learning. Ci saranno relatori provenienti dal mondo universitario, operatori umanitari esperti e rappresentanti delle realtà aziendali coinvolte nelle azioni umanitarie.

 

L’ultima sessione in presenza sarà una settimana intensiva completa di simulazione di un intervento umanitario, in modo da dare la possibilità di applicare tutte le conoscenze acquisite durante il Master. È previsto un tirocinio finale di 300 ore per l’elaborazione di una tesi da discutere a fine corso. La formula blended permetterà la partecipazione anche di chi già lavora ma vuole acquisire competenze per iniziare una nuova carriera nel settore.

 

Questo e molto altro è il Master in Humanitarian Logistics che risponde alla necessità di istituire in Italia un master in logistica umanitaria a livello universitario, esperienza che nel nostro Paese ancora mancava. «Una scelta di valore che riafferma la nostra fiducia nella responsabilità sociale che la ricerca scientifica e la formazione universitaria sono chiamate ad assumere» sostiene il professor Maurizio Bevilaqua, direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e scienze Matematiche dell’Università Politecnica delle Marche. «Competenze, consapevolezza e conoscenza sono le precondizioni di qualsiasi intervento, ancora di più nell’ambito della logistica umanitaria dove ogni minuto può fare la differenza per la vita delle persone. – aggiunge la professoressa Claudia Paciarotti dell’Università Politecnica delle Marche – Di qui l’impegno assunto dal nostro Ateneo, in collaborazione con importanti organizzazioni umanitarie, nell’elaborazione di un percorso didattico congiunto, volto alla formazione delle competenze necessarie dei futuri professionisti della logistica».

 

Lodovico Mariani, esperto di aiuti umanitari e collaboratore dell’ateneo per la progettazione del Master sottolinea come «non basta la buona volontà a fare un buon operatore umanitario” – dice “Dall’Afghanistan al Sud Sudan, dallo Sri Lanka allo Yemen, nelle emergenze legate ai conflitti o alle catastrofi naturali, mi sono reso conto di quanto la padronanza di competenze tecniche per l’utilizzo degli strumenti di ultima generazione per la risposta umanitaria, sia fondamentale per agire in maniera efficace e tempestiva e garantire a migliaia di persone il miglior soccorso possibile. Per questo abbiamo voluto mettere insieme un team di esperti in varie discipline a supporto degli studenti, per offrire loro competenze che possano non solo formare la nuova generazione di operatori umanitari, ma anche fornire aggiornamenti a chi questo mestiere lo pratica da anni». «L’investimento di INTERSOS in questa nuova scommessa è stato grande. L’intento è quello di contribuire a qualificare operatori in grado di rispondere alle sfide articolate poste da uno scenario internazionale sempre più complesso e di accrescere la capacità di risposta delle organizzazioni impegnate nel settore» conclude Davide Berruti, personnel development coordinator di INTERSOS.

 

 

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