Garantire la protezione dei civili e ampliare l’accesso alle aree non controllate dai governi per assistere la popolazione bisognosa sono le nostre priorità

foto di F. Bucciarelli per INTERSOS

 

 

Fin dai primi giorni successivi all’inizio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022, grazie all’impiego dei nostri team mobili, abbiamo avviato un intervento di emergenza prima al confine con la Polonia e con la Moldavia, per garantire prima assistenza a fronte dell’enorme flusso di rifugiati e, successivamente, dall’inizio di marzo, direttamente in territorio ucraino. Partendo da un primo intervento a Leopoli, nell’area occidentale del Paese, il nostro intervento si è progressivamente spostato verso est, più a ridosso della linea del fronte, dove i bisogni di assistenza sono maggiori. Attualmente, le nostre principali basi operative si trovano nelle città di Vynnitsia, Odessa, Poltava e Dnipro, da cui operiamo anche nelle regioni (oblast’) di Kharkiv, Zaporizka, Donetsk e Mikolaiv.

 

Negli ultimi 12 mesi, abbiamo assistito più di 100mila persone in Ucraina, 75mila delle quali raggiunte da attività di protezione, tra cui prevenzione, mitigazione o risposta rapida a bisogni legati a specifiche vulnerabilità. Circa 10mila persone sono state assistite attraverso la distribuzione di vestiti invernali, coperte, kit igienici, stufe, legna da ardere e altri beni non alimentari. Sono state condotte circa 3mila visite mediche grazie all’intervento dei team medici mobili in aree remote non coperte dal sistema sanitario ufficiale, mentre 49 strutture sanitarie sono state sostenute attraverso la fornitura di medicinali, attrezzature e kit per poter proseguire l’attività di assistenza.

 

Tutte le nostre attività si basano sui principi umanitari e sul diritto internazionale umanitario e sono in linea con il nostro mandato di salvaguardare la vita e la dignità della popolazione civile colpita dal conflitto. La crisi ucraina ha costretto il sistema umanitario a espandere e riorganizzare rapidamente la propria presenza per garantire aiuto e protezione alla popolazione, a partire dalle comunità più vulnerabili. A distanza di un anno, secondo i dati delle Nazioni Unite, 17,7 milioni di persone necessitano di aiuti umanitari, con 5,4 milioni di sfollati interni e 8 milioni di rifugiati all’estero.

 

Garantire la protezione dei civili, ampliare l’accesso umanitario alle aree non controllate dai governi per assistere la popolazione bisognosa, aumentare la localizzazione e la ricerca di soluzioni durature sono le priorità indicate congiuntamente dalle organizzazioni umanitarie attive nel Paese (dichiarazione congiunta di 27 ONG). “La situazione nel Paese rimane estremamente difficile”, sottolinea Alda Cappelletti, direttrice dei Programmi di INTERSOS, in missione in Ucraina nel mese di febbraio 2023, “Il conflitto prosegue e la sicurezza è estremamente volatile. Più gli attori umanitari si avvicinano alla linea del fronte, più diventa complesso organizzare la logistica e i movimenti e, di conseguenza, garantire accesso umanitario alla popolazione bisognosa di aiuti”.

 

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