Il 4 agosto 2020 una delle esplosioni non nucleari più potenti della storia distruggeva parte di Beirut, INTERSOS è impegnata nella ricostruzione degli edifici distrutti e nel supporto psicologico, con particolare attenzione alla dignità e alla sicurezza della popolazione

Un anno fa, il 4 agosto del 2020, un’esplosione devastante investiva il porto di Beirut. L’impatto dell’esplosione ha causato danni molto severi nel raggio di 6 chilometri dall’epicentro ma sino a 20 chilometri di distanza gli edifici portano i segni dello scoppio. Sono infatti più di 70,000 gli edifici e appartamenti distrutti e 300,000 le persone sfollate.

 

INTERSOS è presente nell’area di Beirut dal 2013 per rispondere ai crescenti bisogni derivanti dalla crisi siriana e dalla presenza di oltre un milione e mezzo di rifugiati nel paese. Le attività di risposta all’esplosione del porto si sono quindi inserite all’interno di una risposta multisettoriale e integrata già pienamente attiva: è stato così possibile essere presenti dall’inizio dell’emergenza con una operazione di soccorso multisettoriale.

 

Il principale obiettivo del nostro intervento è stato sostenere la ricostruzione. L’impegno di INTERSOS è quello di fornire soluzioni dignitose e sicure alla popolazione, sfollata e costretta a fronteggiare nuove forme di insicurezza, accentuate dalla grave crisi economica e sociale che il paese sta affrontando. Ricostruzione delle case, quindi, ma anche dei percorsi di vita delle persone, con l’impegno a garantire supporto e protezione alle persone più vulnerabili, provvedere un primo supporto psicologico, offrire assistenza legale e assistenza sociale per anziani e donne sopravvissute a violenza.

 

Nel corso di un anno, operatori di INTERSOS hanno ispezionato diversi quartieri della città individuando alcune delle abitazioni poi riparate. Tra queste, la casa di un’anziana donna “che – racconta un operatore – sembrava traumatizzata e con segni evidenti di depressione. La casa nella quale viveva non aveva gli standard minimi di sicurezza o igiene. L’entrata principale era danneggiata e chiunque avrebbe potuto fare irruzione ed entrarvi. L’intonaco del soffitto cadeva in alcuni punti, le tubature di ferro erano esposte e l’umidità era diffusa ovunque.

 

L’accesso alle cure mediche è difficoltoso

 

Parte dell’intervento riguarda anche il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie, attraverso la distribuzione di 1,266 kit d’emergenza (inclusivi anche dei dispositivi di protezione individuale dal Covid-19), ma anche ristrutturazioni di impianti di idraulici in case private dove spesso l’umidità ha gravi conseguenze sulla salute. L’accesso alle cure mediche è difficoltoso in ragione dell’elevato numero di strutture sanitarie distrutte o danneggiate, il 36% del totale, ma anche dei costi di accesso ai servizi sanitari per molti insostenibili a causa dell’inflazione.

 

CelinaKretkowska-Adamowicz, capobase di INTERSOS nell’area di Monte Libano/Beirut, racconta che “fino ad oggi, l’intervento del team di INTERSOS impegnato nella ristrutturazione a Beirut ha coinvolto oltre 1000 unità residenziali, consentendo a migliaia di famiglie di riottenere l’accesso a condizioni di vita sicure e dignitose.”

 

Tra le decine di migliaia di edifici distrutti, le attività commerciali sono state numerose e la loro chiusura è stato uno dei fattori della perdita di circa 70mila posti di lavoro. Con la disoccupazione in aumento– continua Celina – un numero sempre maggiore di famiglie incontra forti difficoltà nel coprire costi per bisogni primari, come cibo o il costo degli affitti. Per far fronte a queste necessità INTERSOS fornisce anche assistenza in denaro e ha supportato la ricostruzione di alcuni piccoli negozi tra i più colpiti dalla crisi.

 

Le gravi conseguenze che la distruzione delle abitazioni ha avuto vanno oltre i danni infrastrutturali, comprendono anche i rischi alla sicurezza, l’aumento del rischio di violenza di genere, il deterioramento della salute psicofisica. Per rispondere ad una crisi sfaccettata e complessa come quella libanese, INTERSOS è presente nel paese con un intervento non solo multisettoriale, ma che oltre ad assistere la popolazione nell’immediato si impegna per rafforzarne la resilienza erosa nell’ultimo anno dalle crisi multiple che hanno colpito il Paese.

 

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