Raggiungere le aree più remote colpite dal terremoto e dal successivo tsunami che il 28 settembre hanno devastato l’isola di Sulawesi, in Indonesia, per garantire assistenza alle persone ancora isolate dagli aiuti umanitari: è questo l’obiettivo principale delle cliniche mobili attivate da INTERSOS, in collaborazione con IBU Foundation, nella città di Palu e nei distretti circostanti.

L’intervento delle cliniche mobili di INTERSOS, attraverso appositi kit medici di base arrivati via aerea,ha il fine di supportare il Ministero della Salute, i cui centri di salute sono stati distrutti o semi-distrutti e lo staff medico è scappato, per garantire un adeguato accesso alle cure primarie a tutta la popolazione dei villaggi più remoti e più colpiti dal terremoto. . Decine le consultazioni effettuate ogni giorno. Malattie del sistema respiratorio e diarrea sono le patologie più frequentemente riscontrate. La carenza di cibo e le cattive condizioni igieniche suscitano preoccupazione per il possibile impatto sul deteriorarsi della salute delle persone, con il rischio del diffondersi di epidemie.

In particolare in questi giorni sono stati raggiunti tre dei distretti più pesantemente colpiti e rimasti a lungo isolati dagli aiuti – il distretto di Palu, di Sigi, zona interna a Sud di Palu devastata dal terremoto, quello di Donggala sulla costa a nord est di Palu, pesantemente colpito in quanto epicentro del terremoto.

L’accesso alle cure mediche è limitato dall’interruzione di molte strade e dalla carenza di medici, fuggiti duranti il disastro. Le strutture sanitarie ancora in funzione sono sotto pressione estrema e non riescono a sostenere il peso dei bisogni.

La città di Palu, dalla linea della costa fino a 300 metri all’interno è rasa al suolo. L’accesso all’acqua potabile e al cibo, in tutta l’area colpita dal sisma, è ancora insufficiente. Nei campi tendati e negli insediamenti provvisori allestiti per gli sfollati mancano servizi igienici. I collegamenti via terra sono problematici a causa dei danni subiti dalla rete viaria

L’isola di Sulawesi è stata colpita lo scorso 28 settembre da un terremoto di magnitudo 7,5 seguito da uno tsunami con onde alte fino a 6 metri. Oltre 2mila il numero di morti secondo l’ultimo conteggio ufficiale, ancora in aggiornamento, con un numero ancora imprecisato di persone disperse, circa 5mila secondo stime, tra cui 2mila bambini. Gli sfollati oltre 80mila. Il numero di persone colpite dal sisma e bisognose di aiuti umanitari raggiunge 1,5 milioni, secondo le stime della Croce Rossa Internazionale.