Le ONG che lavorano nello Yemen condannano nei termini più forti l’attacco aberrante a un veicolo del CICR che ha provocato l’uccisione di un impiegato del Comitato internazionale della Croce Rossa oggi, 21 aprile 2018.

 

“Siamo profondamente scioccati dalla morte di Hanna Lahoud, un membro della comunità umanitaria che ha dato la sua vita offrendo assistenza a persone che hanno disperato bisogno di aiuto – si legge nel comunicato congiunto sottoscritto da INTERSOS insieme alle altre ONG presenti nello Yemen – Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Hanna al Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Le organizzazioni umanitarie nello Yemen lavorano secondo i principi umanitari di umanità, indipendenza, neutralità e imparzialità per fornire aiuti alle popolazioni colpite da violenti conflitti. Più di tre quarti della popolazione dello Yemen ha bisogno di assistenza o protezione umanitaria per alleviare le sofferenze e promuovere la dignità nel contesto di una guerra che sta privando loro di molte delle cose di cui hanno bisogno per sopravvivere. Un attacco agli operatori umanitari – siano essi operatori dell’ONU, del CICR o di una organizzazione non governativa – non è solo un attacco ad un operatore umanitario, ma anche al diritto delle persone colpite dal conflitto di ricevere assistenza e protezione.

Le ONG in Yemen chiedono a tutte le parti in conflitto, alle autorità dello Yemen e alla comunità internazionale di adottare misure concrete che garantiscano la protezione del personale e dei materiali umanitari, come previsto dal diritto internazionale umanitario. “Non permetteremo che la violenza di questo tipo scoraggi i nostri sforzi per sostenere le persone altamente vulnerabili nello Yemen – si legge nel comunicato congiunto – ma abbiamo bisogno di garanzie assolute che possiamo farlo in modo sicuro.