Non solo case, scuole, strade, il terremoto ha soprattutto minato in profondità la stabilità emotiva delle comunità dei comuni del centro Italia. E così, dal giorno successivo al sisma, INTERSOS, l’organizzazione umanitaria italiana, e l’associazione Psy + onlus si sono attivate per un’altra “ricostruzione”, quella delle persone, colpite da depressioni, insonnie, difficoltà ad abituarsi alla nuova realtà. 

Dal 25 agosto 2016 ad oggi gli operatori di INTERSOS e gli psicologi di PSY + onlus hanno realizzato 1929 interventi di assistenza psicologica (1240 individuali, 231 familiari, 209 di gruppo e 249 di comunità). Sono iniziati nelle tendopoli nelle ore successive al sisma, sono proseguiti negli alberghi della costa adriatica e oggi continuano nelle casette. Per quanto riguarda le fasce d’età, gli interventi hanno abbracciato un range che va dai 5 ai 75 anni. I minori sono seguiti quasi esclusivamente in setting familiare.

Il nostro intervento si è da subito concentrato nel sostegno psicologico per assistere le persone nell’elaborazione del trauma, nell’affrontare la loro attuale difficile condizione di vita, nel facilitare il progressivo ritorno alla normalitàdichiara Cristiano Bumbaca, responsabile del progetto per INTERSOS. “Abbiamo assistito bambini, adulti ed anziani sia attraverso il supporto psicologico clinico classico, che con attività laboratoriali e di empowerment comunitario. Ora la priorità è supportare il momento delicato dei ritorni e della ripresa di una vita il più possibile normale nonostante le oggettive difficoltà. L’anniversario del sisma sarà di certo un momento molto importante di questo percorso”.

Oggi la nostra presenza è necessaria più che mai, il processo di rientro è iniziato e porta con se tutte le criticità e complessità psicologiche relative alle fasi di cambiamentodichiara Giuseppe Scurci, psicologo di PSY + onlus. Il nostro intervento si è evoluto e gradualmente si sposta insieme alle persone, dalla costa al cratere. Ci concentreremo nel sostegno della resilienza delle persone, percorrendo insieme a loro la faticosa salita che porta alla ripartenza, al poter pensare e quindi al riappropriarsi del proprio futuro”.

In questo momento il progetto prosegue – grazie al sostegno e la collaborazione di Mediafriends – con uno sportello di ascolto e supporto psicologico, un team mobile per l’individuazione dei casi di maggiore fragilità e bisogno, con interventi a domicilio, con la realizzazione di attività parascolastiche e l’organizzazione di campi estivi finalizzati alla riconquista della fiducia e alla riscoperta del proprio territorio che ospitano laboratori di musica, fotografia, riuso creative e espressione corporea.

Il nostro intento è stato quello di contribuire alla ricostruzione con un’attenzione particolare rivolta ai bambini. Abbiamo scelto di sostenere INTERSOS e PSY + onlus perché il loro intervento in favore delle delle comunità farà in modo che i giovanissimi di oggi siano gli uomini e le donne che un domani continueranno a vivere e lavorare nei comuni colpiti dal terremoto”, dichiara Massimo Ciampa, Segretario Generale di Mediafriends.

Consolidare la solidarietà reciproca, la capacità di resilienza e sostenere la ricostruzione della quotidianità e di un futuro possibile, promuovere interventi di elaborazione del trauma che si fondino anche sulla memoria, sulla narrazione, attraverso laboratori esperienziali o espressivi, sostegno psicologico individuale e di gruppo, empowerment di comunità: questi sono i compiti che INTERSOS e PSY + onlus si sono dati e che porteranno avanti fino al febbraio 2018 e forse anche oltre, offrendo inoltre consulenza psicopedagogica a genitori e scuole, così da garantire, soprattutto ai minori, occasioni di elaborazione e superamento dei vissuti traumatici.