Sulla migrazione il ministro Minniti vede la luce. Purtroppo grazie alle sue scelte, sostenute dal Governo Italiano e dall’Unione Europea, migliaia di persone innocenti vedranno il buio del carcere, delle torture, dello stupro e della morte in Libia”.

È quanto dichiara in una nota l’organizzazione umanitaria italiana INTERSOS, impegnata con progetti di risposta all’emergenza e protezione dei più vulnerabili in 16 paesi del mondo e in Italia, con un intervento a tutela dei minori stranieri non accompagnati.

Nella sua conferenza stampa di ferragosto il ministro dell’Interno ha ancora una volta omesso di chiarire le conseguenze che la scelta di appaltare la gestione dei flussi migratori alla Libia avrà per uomini, donne e bambini. Uomini, donne e bambini che quando vengono fermati dalla Guardia Costiera libica subiscono frequentemente rapine e violenze, per poi essere portati in centri di detenzione dove sono tenuti prigionieri in condizioni inumane. Un’altissima percentuale degli uomini e dei bambini transitati dai centri di detenzione libici portano i segni di violenze e torture, la stragrande maggioranza delle donne subisce stupri ripetuti. Buona parte del paese, a cominciare dalle regioni vicine alla frontiera meridionale, sono prive di autorità statale, in mano a gruppi armati. Le prove di questi abusi sono enormi e riconosciute nei rapporti ufficiali delle Nazioni Unite”.

Non è un ferragosto sereno quello che viviamo. Come organizzazione umanitaria italiana, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione e il nostro sconcerto nel vedere il nostro Paese trattare con tale disinvoltura i diritti e la vita degli esseri umani. Nei prossimi mesi saremo con ancora più passione e impegno al fianco dei più deboli e attenti alla testimonianza sul rispetto dei loro diritti fondamentali”.