Ciad

2004
Primo intervento nel Paese
626.000
Persone raggiunte
20
Progetti
13.308.521€
Budget attività
Contesto
Il Ciad sta affrontando una crisi umanitaria caratterizzata da sfollamenti ricorrenti, insicurezza alimentare e malnutrizione, emergenze sanitarie e shock climatici. La situazione in termini di sicurezza rimane instabile a causa del conflitto ancora in corso, degli attacchi di gruppi armati e delle tensioni tra comunità, che insieme contribuiscono all’aumento degli sfollamenti interni, soprattutto nella provincia del Lago Ciad.
Lo scoppio del conflitto armato in Sudan ha causato un grande afflusso di rifugiati sudanesi nell’est del Paese, oltre al ritorno di un alto numero di rifugiati ciadiani di ritorno. Già prima del conflitto in Sudan, più di 400.000 rifugiati sudanesi erano presenti nel Paese. A questi, dal 23 aprile a fine maggio 2024, si sono aggiunti quasi 600.000 rifugiati provenienti dal Sudan e più di 170.000 ciadiani rientrati nel Paese hanno trovato rifugio in campi e villaggi.
Nel 2023, 6,9 milioni di persone in Ciad hanno avuto bisogno di assistenza umanitaria.
SETTORI DI INTERVENTO
L’intervento di INTERSOS
A N’Djamena, INTERSOS ha svolto attività per garantire i diritti dei rifugiati camerunensi, attraverso il monitoraggio delle frontiere. Nello specifico abbiamo assicurato l’identificazione e valutato le necessità di persone con bisogni speciali, fornendo consulenza e assistenza psicosociale, distribuendo beni non alimentari, garantendo assistenza economica e indirizzando i casi con bisogni specifici ai servizi competenti. Nel primo semestre del 2023 abbiamo inoltre realizzato un progetto di emergenza, per assistere le persone sfollate a causa delle eccezionali inondazioni che hanno colpito la capitale, con distribuzioni di generi non alimentari e attività nel settore dell’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici adeguati (WASH).
Nella provincia del Lago Ciad, INTERSOS ha svolto attività di monitoraggio delle frontiere e dei bisogni di protezione, supportando i richiedenti asilo e i rifugiati nelle procedure di pre-registrazione, identificando le persone idonee a fare richiesta di protezione internazionale, monitorando i casi all’interno e all’esterno dei siti e raccogliendo le segnalazioni degli incidenti di protezione. A partire da queste segnalazioni, il nostro staff svolge analisi dei dati utili alla pianificazione delle attività di INTERSOS e degli altri attori umanitari. I casi più vulnerabili vengono reindirizzati a servizi specializzati. Inoltre, INTERSOS ha fornito consulenza e assistenza psicosociale a persone con bisogni speciali, mentre le persone estremamente vulnerabili sono state indirizzate a servizi specializzati e hanno ricevuto assistenza materiale o economica.
Nella Provincia del Lago Ciad abbiamo anche fornito assistenza alimentare ai bambini sfollati e sostenuto gli sfollati interni garantendo l’accesso gratuito ai servizi di assistenza sanitaria primaria, agli esami di laboratorio, alla salute riproduttiva e alla gestione della malnutrizione acuta, oltre a promuovere buone pratiche sanitarie e nutrizionali a livello comunitario e nelle strutture sanitarie. L’assistenza legale e giudiziaria ai richiedenti asilo e ai rifugiati è stata fornita a Guilmey (N’Djamena), a Kalambari (Baguirmi Chari) e a Kaya, Mamdi e Fouli (Lago Ciad).
Nell’est del Paese abbiamo raggiunto i rifugiati sudanesi più vulnerabili e le popolazioni ospitanti con servizi di protezione e interventi volti a favorire la coesistenza pacifica nel campo di Zabout, nell’insediamento di Daguessa e nel villaggio ospitante di Moundo, nella provincia di Sila.













